Abbiamo finito un momento fa di spianarci (male, troppo, abusando davvero in modo eccessivo del buon senso nostro che lo facciamo e degli altri che sappiamo ci vedranno, non riconoscendoci) le rughe e scontornato la ciccetta in eccesso con il più scamuffo dei programmini di ritocco, che ecco impazzare l’ultima moda del momento: il filtro “invecchia” di FaceApp, uno strumento facile e alla portata di tutti con cui ci si può divertire a rendere il proprio volto più vecchio, proprio come quello di un anziano insomma.

FACEAPP, QUESTIONE DI MARKETING – In una intelligente (ma non così originale) mossa di marketing, quelli di FaceApp hanno infatti pensato di riportare in auge l’applicazione, già da un po’ in circolazione e che soffre inevitabilmente della concorrenza di infiniti altri strumenti più o meno affidabili e ben funzionanti, creando attorno a quello che di fatto è solo uno dei tanti filtri a disposizione dell’applicazione un vero e proprio fenomeno virale facendo dare (è proprio il caso di dirlo) il calcio d’inizio a personaggi famosi come i calciatori Ilicic, Papu Gomez, Andrea Petagna ma anche tanti altri vip e starlette che condividendo sul proprio profilo Instagram un loro selfie in versione vecchio / invecchiato, hanno rapidamente innescato un fenomeno a effetto domino che sta letteralmente spopolando su tutti i social.

(SOLO) UN INNOCUO PASSATEMPO? – E così, mentre siamo andati tutti a scaricare (o a riutilizzare chi lo aveva già nel proprio storage) l’applicazione e quelli di FaceApp hanno stappato un’altra bottiglia (naturalmente di qualcosa di molto buono e di molto invecchiato…) su Facebook e Instagram è tutta una grande Villa Arzilla e tornei di bocce. Ma siamo sicuri che quella di usare un’applicazione per vedere la nostra faccia più vecchia, il nostro aspetto invecchiare proprio come quello di un anziano sia solo un innocuo e (dai, ammettiamolo) divertente passatempo?

Secondo me, no. Non è forse uno dei più grandi misteri che l’uomo cerca di scoprire e svelare dalla notte dei tempi quello di conoscere il futuro? Ingannare il tempo, dominarlo. Dischiudere, anticipandolo, tutte le sorprese e gli eventi imprevedibili che ci riserva il domani?

Ecco, forse nella nostra curiosità di vedere trasformato il nostro volto dalle rughe e i segni del tempo, è nascosto inconsciamente quel desiderio istintivo e ancestrale di svelare cosa hanno in serbo per noi le stelle. Si comincia dal piano puramente estetico, quello tangibile. Il nostro aspetto, la nostra faccia. Ma dite la verità, non vorreste sapere anche voi, che so, dove sarete tra 40 anni, in quale città vivete e in quali altre avete abitato? Siete riusciti a fare il viaggio che tanto state desiderando di fare? Vi siete sposati? Avete figli? E l’india? Che ne è stato del progetto di esportare la piadina romagnola? Ma soprattutto, ci sarà stata poi un’altra che si è presa la stessa fregatura del vostro ex?

In un’epoca in cui spendiamo soldi in lozioni e creme anti-age e tempo a utilizzare photoshop per illuminare e sembrare più giovani, forse questa dilagante (ma anche passeggera, statene certi) smania di vederci più vecchi nasconde semplicemente il più autentico aspetto della natura umana: la paura del futuro, di tutto ciò che non conosciamo e non possiamo controllare. L’ignoto.

Ma in fondo, lo vogliamo davvero sapere se siamo riusciti a farlo quel viaggio della vita, o non è meglio continuare a sognare di poterlo fare un giorno?

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Credo nella comunicazione, nella condivisione. Nell’arte e nello scambio. Nell’incontro e nel confronto. Nell’ispirazione e nell’estensione delle idee. Nell’arricchimento continuo. Credo nella scrittura, nella musica e nelle parole.
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