Dammi o bella il tuo fazzolettino
Dammi o bella il tuo fazzolettino
Dammi o bella il tuo fazzolettino
Ogni…. un ricordo d’amor….
Ogni… ogni? Ogni bacino? Ogni ricamo?
Non ricordo questo verso. Non lo ricordo più. Lo cantavamo nei viaggi in macchina, la tua vocina acuta e intonata e io che ripetevo a orecchio le parole storpiando le più difficili. Ero piccola, e passare le vacanze di Natale facendo i compiti di matematica con te accanto era una tortura ironica ma anche spesso insopportabile.
Però quando venivi a trovarci era una gran festa.
Le tua valigie anni ’70, enormi e scomodissime. I biscotti di Pontedassio stipati tra la vestaglia e la biancheria che sapeva di canfora. La tua schiena gracilina e le mani rugose. Ci chiedevano tutti se fossi nostra nonna, e in fondo lo eri. Lo sei stata. Mi sono sentita amata come una nipote. Guidata da un saggio membro della famiglia. Rimproverata da una severa ma amorevole insegnante.
Questi ultimi anni sono stati un dono. Venirti a trovare con la scusa del lavoro, passare le giornate insieme nella quotidianità di una casa piena di ricordi e suppellettili retrò. Raccontarti il mio “strano” lavoro, spiegarti perché bevo solo latte di soia e osservare il tuo sguardo di disappunto e diffidenza alla parola “tofu”. Gli infusi ai frutti di bosco, i più buoni. Quelli da consumare solo nelle occasioni speciali. Le piccole porzioni nei piatti antichi. Gli inquietanti ritratti di famiglia dai quali mi sentivo osservata nelle notti che passavo tutte insonni.
Tu e mamma mi avete sempre raccontato l’aneddoto della Spiaggia D’Oro, quando ero piccola tu andavi a riempirmi il secchiello d’acqua e io ogni volta lo svuotavo. Tu lo riempivi e io lo svuotavo. Tu lo riempivi ancora e io di nuovo lo svuotavo. Come sarebbe bello averti ancora qui, a raccontarti che alterno ancora fette di salame a panetti di seitan quando voglio fare la salutista. A dirti che sì, casa l’ho sistemata anche se non è andato tutto esattamente come i piani. Come sarebbe bello sapere di poter contare ancora su di te pronta a riempirmi il secchiello tutte le volte che sbaglio, inciampo e lo faccio cadere ancora, ancora una volta.
La nostra più bella foto insieme mi fa ancora troppo male.
Tu vestita di rosa e io di bianco.
Dammi o bella il tuo fazzolettino
ogni macchietta un bacino d’amor.
Molto bello,dolce e poetico questo ricordo!